Legnaghi-Porta-1989
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Igino Legnaghi
Porta
, 1989

ferro, 290x200x250 cm

Entrando a Morterone si incontra Porta che introduce il visitatore al Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto. Gli elementi architettonici dell’opera sembrano essere appoggiati gli uni sugli altri suggerendo l’idea di una stabilità precaria. Collocata nella penombra boschiva, la sua struttura aperta fa intravedere l’ambiente naturale retrostante introducendo al dialogo tra uomo e natura.

Località Foppo
Igino Legnaghi

© Bruno Bani, Milano

Igino Legnaghi

(Verona, 1936)

“Il materiale ferro per la scultura come il materiale parola per la poesia, sono matrici che io uso nel lavoro con modalità libera, come è libera la natura che le ospita a Morterone. Il luogo è una munificenza e rappresenta un’occasione rara anche per lo spettatore.
Morterone è un luogo in cui si è realizzata una coralità di presenze artistiche rara e unica che pone le persone in intimità con l’ambiente naturale.”

Igino Legnaghi, luglio 2014

La scultura di Igino Legnaghi serba nella propria semplicità strutturale e formale tutta la forza di un preciso ordine costruttivo e progettuale che sembra farsi rappresentazione fedele dell’esistere. L’artista utilizza nei propri lavori un linguaggio espressivo intenzionalmente privo di mere suggestioni e lascia che lo sguardo sia libero di comprendere, sin dal primo incontro con la fisicità della materia, le motivazioni e le radici più profonde di una ricerca artistica sviluppatasi a partire dall’esperienza e dalla progettazione, per restituire nelle opere il senso profondo dell’apparente immutabilità del tutto.

Architettura cacogoniometrica
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