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Michel Verjux
Pliée découpée: à hauter d’homme (corps et vide)
, 2022

acciaio inox, 200x266x133 cm

All’esterno della Casa dell’Arte è installata l’opera Pliée découpée: à hauteur d’homme (corps et vide), realizzata con una lastra di acciaio inox piegata ad angoli retti e tagliata da due fessure semicircolari. Con quest’opera Michel Verjux utilizza un nuovo materiale per indagare l’idea di vuoto, luogo e spazio che dal 1983 analizza attraverso gli éclairages, proiezioni luminose di forme geometriche.
Mettendosi in relazione con l’architettura attraverso le sue geometrie, l’opera apre nuovi scorci visivi invitando il visitatore a interagire con essa ed evidenziando “il «fatto» che il «vuoto», il «luogo» o lo «spazio» siano «necessari» per gli oggetti e i corpi, per la loro esistenza, la loro posizione e il loro movimento.”

Località Prà de l’Ort
Michel Verjux

(Chalon-sur-Saône, 1956)

“(…) c’è, ma anche di ciò che può essere percepito, nell’atmosfera e nell’ambiente notturno, anche se ciò richiede un livello di attenzione più elevato rispetto al solito. Le opere si presentano, qui, come un’intrusione, di sera e di notte, in un pezzo di “natura” parzialmente addomesticata – in un “paese placato”: le proiezioni luminose dirette, incorniciate e focalizzate sulle facciate di alcune case sparse in tutto il vasto territorio che racchiude questo luogo. Piccole porzioni di luce, come mezzelune perdute nel bel mezzo di un cielo notturno senza fine, che brillano e indicano alcuni luoghi dei quali si distingue il corpo, che vengono percepiti dallo sguardo e l’osservazione dei quali riflette tutto il “sublime” di una minuscola presenza umana davanti alla grandezza della natura.”

Michel Verjux, estratto da Notes numérotées à mon nombre de jour de vie, nota n. 21275, atelier di Père-Lachaise, Parigi 2014

Dagli anni ottanta Michel Verjux interviene su architetture con proiezioni luminose di forme geometriche. Esse svelano sin dal primo sguardo la propria presenza fisica in grado di porre l’osservatore in una situazione nel momento del suo svolgimento, di modo che lo stesso esserci dello spettatore sia possibilità di una nuova esperienza.

Nocturne à Morterone
Grande Madre