© Bruno Bani, Milano
Niele Toroni
(Muralto, 1937)
“(…) I testi d’artista mi interessano poco, generalmente servono a giustificare il loro lavoro o a volerlo rendere più interessante di quanto sia! Io, vecchio pittore più che artista penso che le impronte di pennello n. 50 sono pittura e basta.
Non preesistono a un fare pittorico: la pittura è. A Morterone come a Parigi […] o dove volete. Dunque preferirei che chi ha visto Morterone e dopo, il catalogo, invece di leggere testi d’artista abbia voglia di cantare “Lassù sulle montagne”. Viva Morterone.”
Niele Toroni, luglio 2014
Niele Toroni fin dagli anni Sessanta realizza opere tracciando su diverse superfici successioni di impronte di pennello n. 50 a intervalli regolari di 30 cm di distanza l’una dall’altra. Un semplice segno, una traccia del suo passaggio, che modifica la percezione dello spazio descrivendo un percorso possibile che si snoda, senza limiti di spazio e tempo, verso un’esperienza concreta dell’immagine e dell’esistenza.