Gianni Colombo

(Milano, 1937 – Melzo, 1993)

“Perché un Museo d’arte contemporanea a Morterone? Molte saranno le ragioni. A mio avviso però, già molto importante è il fatto che questo luogo ha tutte le caratteristiche per inserirsi geograficamente, ma non solo, in quella costellazione di punti attorno al lago che hanno costituito i luoghi di attività culturali fondamentali per il nostro tempo e ancora di più; avvolti in un’atmosfera libera da sovraccarichi estranei di retorica, ufficialità, mondanità, come ai fatti della cultura non accade. È tale qualità che Morterone può assumere e svolgere con il progetto di questa iniziativa.”

Gianni Colombo, gennaio 1988

Il fare artistico di Gianni Colombo mette in primo piano la percezione dello spettatore in una visione dinamica e in continuo divenire. A partire da metà anni Sessanta l’artista affronta a livello progettuale uno dei problemi decisivi nella sua indagine sulla spazialità: l’alterazione degli stati di equilibrio e le conseguenti mutazioni di comportamento dello spettatore.