© Lucrezia Testa Iannilli, Roma
Gianni Asdrubali
(Tuscania, 1955)
“Il museo? È importante e necessario come tutte le cose assurde. Rappresenta la manifestazione di un pensiero forte, attaccato al mondo proprio perché ne prende gli stimoli; diventa così un fatto conoscitivo, un’indicazione per quello che verrà poi. È in prospettiva. Il Museo rappresenta il lavoro mio e degli altri, quindi è necessario!”
Gianni Asdrubali, gennaio 1988
Gianni Asdrubali dal 1979 ha svolto una continua ricerca all’interno della materia dando origine a opere d’arte caratterizzate da un violento incontro-scontro di pieni e vuoti. La sua opera si origina dal vuoto, inafferrabile e sempre pieno di materia, con pitture caratterizzate da una superficie bidimensionale e una frontalità spaziale, che rendono le opere adimensionali. Nel lavoro di Asdrubali emerge una costante tensione a catturare il mistero che sottostà al “suo farsi” e che viene espresso nelle sue opere in questa tensione- dialogo tra pieno e vuoto.